FOTO / Commozione e riconoscenza alla riconsegna del dipinto trafugato dalla chiesa di Rocca Santa Maria

Il dipinto del ‘700 restituito dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e delle Compagnie di Teramo e Alba Adriatica al vescovo Leuzzi e al sindaco Di Giuseppe, accompagnato da un gruppo di residenti. Era stato ritrovato in un casolare a Martinsicuro

TERAMO – La Pala d’Altare databile attorno al 1700 di autore ignoto, raffigurante una ‘Madonna con Bambino assisa in un trono di nuvole incoronata da Angeli, San Michele Arcangelo e Angelo custode’, trafugata in epoca imprecisata dalla chiesa di San Michele Arcangelo nella frazione di Riano di Rocca Santa Maria, dopo essere stata ritrovata (leggi qui l’articolo) dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Aquila e delle Compagnie di Teramo e Alba Adriatica, è stata restituita questa mattina al vescovo di Teramo-Atri, Lorenzo Leuzzi.

La riconsegna del dipinto, in Cattedrale a Teramo questa mattina, è stata curata dal Capitano Manuel Curreri, Comandante dei Carabinieri del Nucleo TPC dell’Aquila e dal Luogotenente carica speciale Francesco Farinaro, Comandante della Stazione Carabinieri di Martinsicuro, tra i principali artefici del recupero insieme al maresciallo ordinario Vincenzo Vito Marco Spinuso, Comandante della Stazione di Valle Castellana, che ha immediatamente avviato le indagini dopo la denuncia di furto, presentata proprio a Valle Castellana. Oltre al vescovo Leuzzi e al sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, c’era il sindaco di Rocca Santa Maria, Lino Di Giuseppe e un gruppo di cittadini della frazione di Riano.

Visibile la commozione di questi cittadini che hanno rivisto sull’altare della Cattedrale di Teramo il loro dipinto, non una semplice opera d’arte, come è apparsa ai più: per loro è stato come rivedere e poter riabbracciare un componente della loro famiglia dato per perduto. Per gli abitanti di Riano il dipinto recuperato, indipendentemente dall’elevato valore storico-artistico, ha una fortissima valenza devozionale, di appartenenza e di memoria che un gesto criminale aveva tentato di sottrarre per sempre.